Quando
scompaiono le persone che amiamo, non scompaiono per sempre.
Ricordo una sera
ad Addis Abeba, alla vigilia di Natale, fui
molto contento quando mio padre
decise di portarci ai negozi del centro per
comperare delle stelle filanti. Mio padre era il mio eroe.
Piu' tardi quando siamo tornati a casa abbiamo scoperto che papa' aveva dimenticato gli occhiali
da vista dal venditore delle stelle filanti.
Inutilmente papà si e' precipitato al negozio per riprenderseli. Oramai gli aveva persi !
Papà e' tornato a
casa rattristato.
Ricordo quel Natale con malinconia.
C’e’ una foto tessera di papà, con gli occhiali da vista nella tasca della giacca, che mi ricorda quel
Natale triste
ad Addis Abeba.
In quella foto papà assomigliava un po' l’attore americano Jeff Chandler.
Negli anni cinquanta ad Addis Abeba nostro
padre era il capo di una grande segheria.
E trascorreva molto tempo fuori
casa.
La domenica papa' amava portarci
al cinema la sera. Altrimenti andavamo al cinema
con il personale di casa.
Il cinema era un nostro modo di trascorrere insieme un
lieto fine settimana.
Ad Addis Abeba in quei tempi la televisione non esisteva ancora.
Da ragazzo ogni volta che uscivo dal cinema, ero solito pensare, a qualcosa che mi potesse
tenere
legato alle immagini narrative che avevo visto.
Vi erano dei periodi in cui facevo delle
grandi scorpacciate di film.
Uno di questi periodi era quando agli inizi
degli anni sessanta andavo a trovare papà a Nazareth, la
città in cui poi papà mori.
Dopo la morte di papà in famiglia
conducevamo una vita piuttosto modesta e
raramente si andava
al cinema. Erano periodi di grandi ristrettezze economiche
e in casa non si pronunciava neanche la
parola ‘ cinema ’. Le
esperienze cinematografiche cui nostro
padre ci aveva
abituati furono per noi un ricordo lontano.
Nostra madre era una donna forte e rassicurante
e riusciva, nonostante le difficoltà economiche, a
non farci mancare
l’essenziale per vivere dignitosamente.
Le uniche volte nelle quali io e i
miei fratelli riuscivamo a racimolare
qualche spicciolo erano
quando nostra madre
ci mandava al negozietto vicino casa per fare la spesa, facendo la cresta
sulla spesa.
Non sempre però le condizioni economiche erano adeguate per fare la cresta. A volte occorreva
aspettare
giorni o settimane o le grandi occasioni , come quando capitava di andare ai
negozi
costosi, quelli buoni appunto, per racimolare qualche
sommetta consistente.
Personalmente queste occasioni mi si
presentavano quando nostra madre mi incaricava di andare
al Lion Pharmacy per
procurare qualche farmaco non reperibile nel nostro vecchio quartiere.
Il Lion Pharmacy era la piu' grande farmacia di Addis Abeba ed era situata nella parte alta
della città alla fine
della Churchill Road.
Più su, poco distante da Lion Pharmacy
erano situate alcune delle famose cinema della città :
Cinema Adua, Cinema
Ethiopia, Cinema Empire e poi il City Hall.
Ci fu un periodo in famiglia in cui nostra
madre era piuttosto ossessionata per la nostra salute. Era
convinta che un
farmaco chiamato Paxidin fosse rimedio per ogni nostro malanno reale o
immaginario e pretendeva che il fatidico Paxidin non dovesse
mancare tra le nostre scorte
farmaceutiche, l’aspirina, il Vics, l’alcol disinfettante ecc.
Nostra madre spesso istruiva me di andare al Lion Pharmacy per supplire le confezioni di Paxidin
scarseggianti.
Era in quel periodo di incarichi
farmaceutici che ho ricominciato a frequentare nuovamente le sale
cinematografiche. Facendo la cresta sull’acquisto dell’ ineluttabile farmaco Paxidin.
A dire la verità, fare la cresta, mi
causava disagio, ma era il solo modo che mi permetteva di
" frequentare " il mondo del cinema.
Andare al cinema mi permetteva
non solo di seguire delle bellissime storie ma
anche di viverle nascostamente.
Ricordo un pomeriggio, una delle prime
volte che sono andato al Lion Pharmacy. Mi sono
procurato il fatidico Paxidin e mi sono diretto verso il centro della città per esplorare le reclames
delle proiezioni in visione.
Ero dinanzi all’edificio ‘Cinema
Etiopia’ quando ho visto il cartellone cinematografico di una
commedia con Dean Martin.
Non rimasi molto a ' contemplare ' il manifesto
cinematografico.
Ricordo che ero seduto nel buio in platea a fissare lo
schermo attonito, quando udii qualcuno
parlare sottovoce e dire : Si, eccolo lì !
Quella sera lasciai il cinema convinto che quel film mi avesse ridato mio padre.
P.S. Dean
Martin morì a Los Angeles il 25.12.1995
Corrado Bonanno